Artimino è un borgo: nella zona del Carmignano, ad una ventina di
chilometri da Firenze, centro sin dall'epoca etrusca di attività
commerciali, artigianali e agricole.
Artimino è una villa: la Villa Medicea “La Ferdinanda”, l'ambita dimora storica costruita nel 1596 su disegno di Bernardo Buontalenti per ordine e volere del Granduca Ferdinando I, utilizzata ora come centro turistico congressuale, ma anche per matrimoni e cene di gala.
Artimino è un centro di ospitalità: negli antichi edifici del Borgo sono stati restaurati 59 bellissimi appartamenti, che restituiscono il piacere di ritmi di vita ormai dimenticati a cui si associano altre 37 camere presenti nell'edificio dell'Hotel Paggeria Medicea, e ulteriori 6 appartamenti esclusivi chiamati "Fagianaie", a metà strada fra il Borgo di Artimino e l'Hotel stesso.
732 ettari di cui 84 di nobili vitigni esposti a
mezzogiorno, producono uve per le grandi Doc e Docg dal
Sangiovese, al Cabernet Sauvignon, dal Canaiolo al Trebbiano, dal San Colombano
al Mammolo fino all’Occhio di Pernice; fermentazione e vinificazione separate nei
2.500. mq di cantine permettono di seguire con cura ogni vigneto e
produrre vini caratteristici e evocativi della zona vitivinicola di
appartenenza.
400 anni di storia sono la garanzia che la responsabilità e la
sostenibilità non sono solo valori del passato, ma la base indispensabile per
affrontare le nuove sfide con il rigore e la passione di sempre, con tempi e
ritmi apparentemente perduti e sempre ritrovati in Artimino.
SCOPRIRE LA TOSCANA A MILANO?
Lo chiediamo a Giorgio Segantini, amministratore delegato della Artimino SPA
Lo chiediamo a Giorgio Segantini, amministratore delegato della Artimino SPA
G.Segantini a.d. di Artimino spa |
“Milano è per noi una
tappa necessaria per far conoscere in modo ancora più approfondito -
racconta Giorgio Segantini ad di Artimino - i nostri vini, la nostra
terra e la nostra passione. E’ la metropoli italiana, dove gusto, moda e design
convivono da sempre e sanno creare sinergie inaspettate, così come noi siamo
riusciti a coniugare memoria e rinnovamento, dedizione e tecnica nei nostri
prodotti.”
Bruno Petronilli giornalista Spirito Divino |
Alberto Camusso responsabile della Fattoria |
Una serata in
versione smart insieme ai prodotti vinicoli che contraddistinguono l’azienda da
oltre 4 secoli, i sapori e i gusti tipici della Toscana, conosciuti e affermati
in Italia e nel mondo.
Uno spazio fashion in
zona Tortona, uno show cooking dello chef Michela Bottasso a base di eccellenze
regionali, dove si sapranno amalgamare sperimentazione e tradizione culinaria
in piatti come i crostini coi fegatini e con il cavolo nero e il lardo, le
classiche e intramontabili panzanelle e crescentine, oltre alla polenta di
neccio con il pecorino toscano.
Tutto in una sera, tutto per la toscana, tutto a Milano
Foto di Canio Romaniello cedute dall'Ufficio Stampa IdeaF&B